Teatro

Olmetto di Milano: Amanti, amori… nozze e tradimenti

Olmetto di Milano: Amanti, amori… nozze e tradimenti

Una stagione in festa quella del Teatro Olmetto di Milano che festeggia 50 anni di vita e 10 anni dell’Associazione Teatrale Duende, che ne cura organizzazione e direzione artistica. Un compleanno doppio che segna anche importanti traguardi raggiunti: circa 20.000 spettatori nell’ultima stagione, con un incremento del 41% negli ultimi 3 anni, e un pubblico composto per il 67% da trentenni e quarantenni, l’11% da ventenni. Il tutto a fronte di un finanziamento pubblico pari al 5% del budget a disposizione.
 
 
La coppia, l’amore, il doppio, sono i fili conduttori della stagione 2007/2008 che ha come sottotitolo “Amanti, amori… nozze e tradimenti” e prende il via giovedì 20 settembre 2007 per concludersi domenica 15 giugno 2008. In scena 12 spettacoli, 5 prime nazionali, 8 produzioni che accanto ai “classici” del teatro come Molière e Goldoni, Dario Fo e Franca Rame, Achille Campanile e Murray Schisgal danno uno sguardo privilegiato alla scrittura contemporanea, a partire dallo scrittore David Grossman per proseguire con drammaturgie firmate da Francesco Brandi, Eugenio de’ Giorgi, Rosa Menduni e Roberto De Giorgi.
 
 
In linea con la voglia di festeggiare i propri anniversari, la stagione, diretta da Eugenio de’ Giorgi,  si apre con due momenti festivalieri:
-                                                          il festival “Amanti e amori”, da settembre a dicembre 2007
-                                                          la rassegna “Testimonianze” da gennaio a febbraio 2008
 
Il festival “Amanti e amori” comprende i primi 5 spettacoli del cartellone.
Si parte con Piano in bilico e Nutrimenti Terrestri che presentano in prima nazionale Tutta colpa degli uomini (20 – 30 settembre ’07), di Francesco Brandi con la regia dello stesso Brandi e di Silvia Giulia Mendola e le musiche di Cesare Picco, una “tragedia buffa” in cui tre giovani donne sono alla ricerca disperata di un equilibrio sentimentale. E’ poi la volta di una nuova produzione Duende, in prima nazionale, a firma Eugenio de’ Giorgi e Vito Molinari che riassume lo spirito dell’intera stagione: Love, love. Ovvero Amanti, amori, nozze e tradimenti”(9-21 ottobre ’07 e 6-18 maggio ’08),sui mille modi di vivere l’amore. Si prosegue con la ripresa di una delle migliori produzioni Duende della scorsa stagione, Amor fa l’uomo cieco – La Pelarinaun raffinato omaggio a Carlo Goldoni grazie all’originale messinscena di questi due divertenti intermezzi musicali diretti da Eugenio de’ Giorgi. A seguire una coproduzione Duende – Compagnia Teatrale i Fratellini, “Coppia aperta, quasi spalancata” (6 novembre – 2 dicembre ’07) di Dario Fo e Franca Rame con la regia di Vito Molinari, per dare uno sguardo ironico alle contraddizioni della vita di coppia. Ultimo appuntamento del festival è una prima nazionale dal titolo “Che ne è dell’amore?” (11 dicembre ’07 – 6 gennaio ’08), commedia tratta da “Luv” di Murray Schisgal diretta da Vito Molinari e coprodotta da Associazione Teatrale Duende e Compagnia Viva Voce.
 
A gennaio la stagione prosegue con la rassegna “Testimonianze”, un dittico sulla memoria che costruisce, attraverso nuove drammaturgie, un interessante raccordo tra il passato e il presente con uno sguardo attento alla cultura ebraica e alla situazione odierna in Israele. Il primo spettacolo in programma è la prima nazionale di “La guerra che non si può vincere(10 – 27 gennaio ’08) dall’omonimo romanzo di David Grossman con la regia di Eugenio de’ Giorgi, prodotto da Associazione Teatrale Duende. Si tratta di un viaggio nella “memoria di oggi” attraverso la storia di un giovane militare che racconta alla sorella i suoi sogni e le sue speranze in un paese dove la guerra è una condizione perenne di vita. Lo spettacolo è in scena all’Olmetto in anteprima il 4, 5 e 9 settembre, giorno in cui sarà presente David Grossman.
Il secondo spettacolo della rassegna è la nuova versione di uno dei successi della scorsa stagione, la produzione Duende “Affittasi monolocale zona ghetto – memorie” (29 gennaio – 17 febbraio ’08) scritta e interpretata da Eugenio de’ Giorgi che osserva con ironia le vicende di alcuni personaggi legati al Ghetto di Venezia.
 
La seconda parte della stagione si concentra su “Nozze e tradimenti” e presenta 5 spettacoli strettamente legati a questa suggestione:
“Don Giovanni” (21 febbraio – 2 marzo ’08),con la regia di Fabio Banfo per la Compagnia della Corte, fotografa con accuratezza il personaggio descritto da Molière, maestro di inganni e spietati tradimenti.
“Sto un po’ nervosa” (4 – 9 marzo ’08) di Rosa A. Menduni e Roberto De Giorgi per Centro Culturale G. Belli, racconta il divertente confronto tra una paziente e la sua psicanalista.
“Anche le formiche, nel loro piccolo, s’incazzano” (11 – 20 marzo ’08) di Macello Marchesi per Compagnia Viemme con la regia di Vito Molinari, è un brillante carosello di battute e gags sulle contraddizioni della vita moderna.
“Nina” (27 marzo – 20 aprile ’08) di André Roussin con la regia di Riccardo Pradella, coprodotto da Associazione Teatrale Duende e Compagnia Viva Voce,è la storia di un irresistibileménage à trois fra amori e tradimenti.
Far l’amore non è peccato” (20 maggio – 15 giugno ’08)  di Achille Campanile con la regia di Vito Molinari, prodotto da Duende e Compagnia di Teatro i Fratellini, è un atteso ritorno all’Olmetto poiché rappresenta uno dei migliori omaggi mai fatti al grande autore, apprezzato dal pubblico e dalla critica.
 
 
Crescono le iniziative collaterali promosse dal Teatro Olmetto che mantiene la tradizione dei convegni e delle giornate di studio proponendo “L’Europa dei ghetti” un convegno articolato in tre città, Milano, Venezia e Varsavia. Un secondo convegno è previsto nel mese di maggio in seno ad un evento speciale dedicato ad Achille Campanile, ricordato con lo spettacolo “Far l’amore non è peccato”, con un convegno di studi ed una mostra biografica a cura del figlio Gaetano, in programma dal 20 maggio al 15 giugno.
Dal 20 al 30 settembre, in concomitanza con lo spettacolo “Tutta colpa degli uomini!!!” l’artista polacca Izabella Degrado, autrice di alcune tele che sono parte della scenografia dello spettacolo, esporrà altre opere nel foyer del Teatro Olmetto.
Ad ottobre è in programma la presentazione del libro “Venezia 1516, affittasi monolocale zona Ghetto” di Eugenio de’ Giorgi realizzata da Ugo Volli e Moni Ovadia.
Per tutto l’arco della stagione molte scuole superiori di Milano e della Lombardia sono coinvolte con laboratori, letture e incontri legati alla programmazione didattica.